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autore
brano
 
Cicerone
Sogno di Scipione, 19
 
originale
 
(19) Hoc sonitu oppletae aures hominum obsurduerunt; nec est ullus hebetior sensus in vobis, sicut, ubi Nilus ad illa, quae Catadupa nominantur, praecipitat ex altissimis montibus, ea gens, quae illum locum accolit, propter magnitudinem sonitus sensu audiendi caret. Hic vero tantus est totius mundi incitatissima conversione sonitus, ut eum aures hominum capere non possint, sicut intueri solem adversum nequitis, eiusque radiis acies vestra sensusque vincitur.' Haec ego admirans referebam tamen oculos ad terram identidem.
 
traduzione
 
19 Le orecchie degli uomini, riempite da tale suono, sono diventate sorde. Nessun organo di senso, in voi mortali, ? pi? debole: allo stesso modo, l? dove il Nilo, da monti altissimi, si getta a precipizio nella regione chiamata Catadupa, abita un popolo che, per l'intensit? del rumore, manca dell'udito. Il suono, per la rotazione vorticosa di tutto l'universo, ? talmente forte, che le orecchie umane non hanno la capacit? di coglierlo, allo stesso modo in cui non potete fissare il sole, perch? la vostra percezione visiva ? vinta dai suoi raggi?.
 

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